Comparaison entre France et Italie

Export gastronomico dalla Francia all'Italia

Persino il grande critico gastronomico italiano Davide Oltolini, collaboratore di testate nazionali importanti come La Repubblica o Il Corriere della Sera, ha affermato che " [...] Sebbene l'Italia sia caratterizzata da una gastronomia molto ricca, il mercato locale trova ancora posto per le esportazioni francesi."
La Francia, infatti, rappresenta il secondo fornitore agroalimentare dell'Italia e verso quest'ultima la Francia esporta il 14,6% della sua produzione totale nel settore alimentare.
I prodotti più richiesti dal Belpaese sono: carne, latticini, prodotti ittici, olio, frutta, cereali e bevande, tra cui ovviamente spiccano i vini.
L'importanza di questa esportazione è arrivata al punto che è stata fondata una Società per l'espansione delle vendite dei prodotti agricoli e alimentari francesi (Sopexa), il cui direttore dell'agenzia italiana, Ettore Zanoli, sottolinea come la nota qualità di questi prodotti e il loro legame con il territorio da cui provengono, li rendano prodotti ricercati dai consumatori italiani.
In questo settore le imprese alimentari hanno un ruolo fondamentale: cambiare la percezione della gastronomia francese all'estero.
Come afferma lo stesso Ettore Zanoli " [...] Una volta, infatti, quando si parlava di gastronomia francese si intendevano solo alcuni ristoranti particolarmente eleganti e dalla cucina raffinata o alcuni formaggi pregiati. Attualmente stiamo assistendo in Italia alla riscoperta della gastronomia regionale e dei prodotti del territorio. E' un contesto interessante per la ricchezza dell'offerta francese. Purtroppo le persone che se ne accorgono sono spesso limitate a una ristretta categoria della popolazione. Il savoir-faire francese ha bisogno di operazioni promozionali e di campagne per farsi conoscere. [...]"
Per questo motivo il governo francese ha lanciato una campagna intitolata "So French, So Good": una serie di iniziative sul territorio francese e su quello italiano per la promozione dell'esportazione alimentare francese attraverso consigli alle imprese interessate, sviluppo delle campagne pubblicitarie sui giornali e alla televisione e concorsi che mettono in relazione i consumatori con i produttori.
Le PMI, ( piccole e medie imprese), francesi hanno, infatti, delle difficoltà per ciò che riguarda l'esportazione dei loro prodotti: secondo l'articolo apparso su LeFigaro il 28 Febbraio 2012, " [...] il Consiglio economico, sociale e ambientale sta esaminando un progetto per aiutare le PMI ad avere maggiori sbocchi e facilitazioni all'esportazione. Per quanto queste occupino un ruolo fondamentale nell'economia francese, trattandosi di società che impiegano meno di 250 dipendenti, si accontentano di un ruolo secondario nell'esportazione."
Naturalmente la crisi economica che l'Europa sta vivendo non aiuta il settore agroalimentare, anche se, secondo l'economista francese Patrick Artus, il tasso di esportazione francese in questo settore è migliore di molti altri Paesi, tra cui la Spagna, e ciò viene attribuito all'alto livello della qualità dei prodotti esportati.


Export agroalimentaire de l'Italie à la France


Après avoir vu quels sont les produits typiques que la France export vers l'Italie, on peut regarder comment fonctionne l'exportation des produits agroalimentaires italiens vers la France.
Selon la Chambre de Commerce de Cunéo le facteur qui rend le produit italien désirable par le consommateur français est le marque "Made in Italy" qui est vu comme synonime de qualité.
Toujours selon la Chambre de Commerce de Cunéo, qui a fait une recherche sur ce secteur, les cinq principaux produits que l'Italie export en France sont: les pates, les fromages, les produits de boulangerie, le jambon et la viande et, enfin, le riz.
Malgré cette crise, qui voit tous les secteurs de l'économie en baisse, le domaine de l'agroalimentaire a enregistré, en 2011, une hausse de 8%: le quotidien LaStampa dans l'article du 19 Mars 2012 assure que l'exportation alimentaire du Belpays a enregistré le maximum historique, en dépassant le secteur de l'automobile.
Les données ont été étudié par l'Istat dans une analyse sur l'évolution du marché agroalimentaire italien, qui voit l'Italie augmenter son exportation de fromage en France de 20%.
Comme affirme le président de Coldiretti ( Conféderation National Cultivateurs Directs ), Sergio Marini, " [...] L'agroalimentaire est un levier competitif pour faire connaitre le Made in Italy dans le Monde. Les performances positives enregistrées sur les marchés internationaux par le secteur le plus répresentatif de l'économie réel demontrent que le Pays peut revenir à croitre seulement si on investit dans les ressources des territoires, de l'identité, de la culture et de l'alimentaire."
Parmi les différents produits exportés par l'Italie autrefois il y avait les agrumes.
Cependant, vu les problèmes dans les derniers récoltes, l'exportation d'agrumes a été substitué par l'exportation des pommes provenant du Haut Adige.
Le valeur totale de l'exportation agroalimentaire italienne est donc augmenté de 9% vers la France, grace à la haute qualité des produits, qui, meme dans cette periode de crise économique, restent reconnus et appréciés par les consommateurs.